Cara Sonia
"Dalla tua piovigginosa Londra mi hai definita nel tuo sms “leonessa” e l’ho molto apprezzato anche se di segno sono “toro”. L’evoluzione ora è tosta: devo riappropriarmi di questo segmento corporeo che è rigido e dolente..." di Giovanna Zipoli
Cara Sonia,
rieccomi!
Ti ho già informata sui dettagli medici dell’intervento e del decorso postoperatorio.
Dalla tua piovigginosa Londra mi hai definita nel tuo sms “leonessa” e l’ho molto apprezzato anche se di segno sono “toro”. L’evoluzione ora è tosta: devo riappropriarmi di questo segmento corporeo che è rigido e dolente.
Lavoro con Francesca, una fisioterapista che, per ora almeno, mi convince; lei sostiene l’importanza del massaggio su questa nuova parte, sul “fagottino” insomma.
Già, lei fa la sua parte, ma poi tocca a me: almeno tre minuti al giorno. Pochi… faticosi lunghi momenti.
Dunque mercoledì mattina, dopo una veloce doccia, mi sono stesa sul letto ammantato di enormi candidi asciugamani, c’era quasi un profumo da hamman, ho cominciato ad eseguire diligentemente un massaggio rotatorio con l’olio di mandorle. Entra Stefano, curioso come sempre, osserva e mi chiede quanto manca per la frittura.
“Il solito spiritoso” penso io, un po’ irritata.
Gli spiego perché e come lo devo fare. Si avvicina e con la sua faccia da eterno ragazzino, con gli occhi scintillanti di intraprendenza, fa: “Vuoi che lo faccia io?”
“Se vuoi, se non ti fa effetto, prova!”
Mi ha massaggiata, direi, a regola d’arte, tutti e due un po’ confusi, ma anche complici e divertiti.
Da allora lo sta facendo tutti i giorni e ti devo confessare che, oltre ad esserne molto felice, ne traggo un gran piacere, fisico intendo.
La “leonessa” è ancora viva!
Chissà: tutti i Buddha e gli angeli che tu stai pregando per me sono davvero vicini.
I hold you tight.
La Contessa