Due poesie
"Di colpo un mattino. Una luce leggera. Stravolge i colori del nostro giardino. Felice mi guardi, nuova luce negli occhi. Nei tuoi, nei miei…" di Adriana Pucciarelli
La malattia di mia sorella
La parola di lei corre tra noi
Colpisce, ferisce, dilania noi due
Entra la lama che gira nei cuori
Il tuo, il mio…
Il domani di noi sta cambiando
Quale parte di noi sta morendo?
La tua, la mia…
Non sarà così azzurro più il cielo
La luce avrà un velo al risveglio
Un colpo ogni istante nel petto
Nel tuo, nel mio…
E la sera, offuscata la quiete
Lo spirito portante a fronteggiar la vita
Così incerta e negata stasera
La tua, la mia…
Tutto si spegne nei toni più scuri
Pensi al futuro che non ti appartiene
Pensi agli abbracci, all’amore dei cari
I tuoi, i miei…
Di colpo un mattino
Una luce leggera
Stravolge i colori del nostro giardino
Felice mi guardi, nuova luce negli occhi
Nei tuoi, nei miei…
Tra le mani dolenti, senza saperlo
Stringi ancora la vita
Che non vuoi lasciare, che non vuole fuggire
Da te, da me…
Quell’azzurro del cielo, ora so che l’avrai
Così quella quiete cercata ogni sera
In te, in me…
Stretta nel cuore
La speranza dimora
La malattia di mio marito
Le foglie verdi
L’oleandro mosso dal vento
Le macchine brucianti sotto il sole
Io e te sperduti
Trafitti da parole
Che ora udiamo lontane
Scorgiamo sui visi
Gessati sorrisi
I nostri sguardi si fuggono
Siamo senza parole
La verità fra noi
Ha alzato muri in sonori
Due maschere siamo
Non più due persone
Che non sanno parlare
Dire quelle parole
Le mani si stringono
Fino a fare male
Come a cercare
Di dire tumore
Ci fermiamo a guardare
I nostri visi sbiancati
Sui quali si legge
Soltanto dolore
Poi un flebile suono
Che sembra una voce
Mi chiama per darmi l’addio
E, come a scusarsi, mi chiede perdono